Nuova Riveduta:

1Corinzi 15:21

Infatti, poiché per mezzo di un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo di un uomo è venuta la risurrezione dei morti.

C.E.I.:

1Corinzi 15:21

Poiché se a causa di un uomo venne la morte, a causa di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti;

Nuova Diodati:

1Corinzi 15:21

Infatti, siccome per mezzo di un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo di un uomo è venuta la risurrezione dei morti.

Riveduta 2020:

1Corinzi 15:21

Infatti, poiché per mezzo di un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo di un uomo è venuta la risurrezione dei morti.

La Parola è Vita:

1Corinzi 15:21

La morte è venuta nel mondo per mezzo di un uomo (Adamo), ed è per mezzo di un altro uomo (Cristo) che ora c'è la resurrezione dei morti.

La Parola è Vita
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Riveduta:

1Corinzi 15:21

Infatti, poiché per mezzo d'un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo d'un uomo è venuta la risurrezione dei morti.

Ricciotti:

1Corinzi 15:21

Infatti poichè per via di un uomo è la morte, anche per via d'un uomo v'è la risurrezione dei morti.

Tintori:

1Corinzi 15:21

Infatti come per mezzo d'un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo d'un uomo è venuta la risurrezione dei morti;

Martini:

1Corinzi 15:21

Dappoiché da un uomo la morte, e da un uomo la risurrezione da morte.

Diodati:

1Corinzi 15:21

Perciocchè, poichè per un uomo è la morte, per un uomo altresì è la risurrezione de' morti.

Commentario abbreviato:

1Corinzi 15:21

20 Versetti 20-34

Tutti coloro che sono uniti a Cristo per fede, sono assicurati dalla sua risurrezione. Come a causa del peccato del primo Adamo tutti gli uomini divennero mortali, perché tutti avevano da lui la stessa natura peccaminosa, così, grazie alla risurrezione di Cristo, tutti coloro che sono resi partecipi dello Spirito e della natura spirituale, rivivranno e vivranno in eterno. Ci sarà un ordine nella risurrezione. Cristo stesso è stato la primizia; alla sua venuta, il suo popolo redento risorgerà prima degli altri; all'ultimo risorgeranno anche gli empi. Allora sarà la fine di questo stato di cose. Se vogliamo trionfare in quella stagione solenne e importante, dobbiamo ora sottometterci al suo governo, accettare la sua salvezza e vivere per la sua gloria. Allora ci rallegreremo per il compimento della sua impresa, affinché Dio riceva l'intera gloria della nostra salvezza, affinché possiamo servirlo per sempre e godere del suo favore. Cosa faranno coloro che sono battezzati per i morti, se i morti non risorgono affatto? Forse il battesimo è usato qui in figura, per le afflizioni, le sofferenze e il martirio, come in Mt 20:22-23. Che ne è o ne sarà di coloro che hanno sofferto molte e grandi ferite, e hanno persino perso la vita, per questa dottrina della risurrezione, se i morti non risorgono affatto? Qualunque sia il significato, senza dubbio l'argomento dell'apostolo fu compreso dai Corinzi. Ed è altrettanto chiaro per noi che il cristianesimo sarebbe una professione sciocca, se proponesse a se stessi un vantaggio per la loro fedeltà a Dio; e di avere il nostro frutto per la santità, affinché il nostro fine sia la vita eterna. Ma non dobbiamo vivere come le bestie, come non dobbiamo morire come loro. Deve essere l'ignoranza di Dio che porta a non credere alla risurrezione e alla vita futura. Chi possiede un Dio e una provvidenza, e osserva come le cose siano ineguali nella vita presente, come spesso gli uomini migliori se la passino peggio, non può dubitare di uno stato successivo, in cui ogni cosa sarà sistemata. Non uniamoci agli empi, ma avvertiamo tutti coloro che ci circondano, specialmente i bambini e i giovani, di evitarli come una pestilenza. Risvegliamo la rettitudine e non il peccato.

Riferimenti incrociati:

1Corinzi 15:21

1Co 15:22; Rom 5:12-17
Giov 11:25; Rom 6:23

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